Sequestrati beni per 1,2 milioni di euro nelle ultime ore. L’illecito riguarda dei fondi destinati all’ammodernamento di un capannone aziendale nel territorio di Montalbano Elicona, rispetto al quale, indebitamente, gli organizzatori della truffa richiedevano, ed ottenevano, importanti risorse finanziarie pubbliche. Secondo i finanzieri di Patti, le fatture presentate all’Ispettorato dell’Agricoltura di Messina ed all’AGEA risultavano, in realtà, emesse da fornitori compiacenti, per importi “gonfiati”, quindi per costi in realtà mai sostenuti o sostenuti solo in parte. Per mettere in atto la frode, coinvolta anche una società cosiddetta “cartiera”, con sede legale in Albania, del tutto priva di dipendenti e di struttura operativa. Nell’inchiesta è stato scoperto il contributo significativo di alcuni professionisti locali per mettere a punto il raggiro.
Frode per ristrutturare un capannone, denunciate 8 persone in provincia di Messina
