“Sarà un Natale amarissimo per migliaia di lavoratori della provincia di Messina. Non sarà il solito Natale
per gli oltre 5mila lavoratori edili della nostra provincia che per un lungo periodo sono stati posti in cassa
integrazione a zero ore causa del Covid: la grande maggioranza di questi lavoratori è stata vittima degli
effetti collaterali della pandemia che, in primis, ha causato la mancata corresponsione della gnf (la
tredicesima del settore edile) che i lavoratori percepiscono attraverso il sistema bilaterale delle Casse
Edili, oltre la drastica decurtazione del reddito durante i periodi di restrizioni pandemiche” lo ha affermato
Pasquale De Vardo, segretario generale della Feneal-Uil di Messina e Palermo.
“Un impatto devastante sulle già fragili entrate di tante famiglie e conseguentemente sull’economia
messinese. Questo esercito di lavoratori ha già fronteggiato la mancanza di risorse derivante dalla
sospensione del reddito avvenuto durante il lockdown; inoltre, hanno atteso per mesi gli imbarazzanti
ritardi dell’Inps per l’erogazione della cassa integrazione che solo in parte è arrivata e comunque non è
lontanamente proporzionata al proprio stipendio. Oggi, soltanto una parte di questi lavoratori ha ripreso
l’attività lavorativa mentre altri rimangono oggetto di sostegno al reddito e di assoluta incertezza. La
gratifica natalizia di questo settore viene calcolata per il semestre che va da aprile a settembre e per
maturare la questa misura vengono conteggiate le ore lavorate. Il settore, ovviamente, non contempla la
possibilità di smartworking, ma ha nel proprio dna la voglia e la forza per uscire da questo triste periodo
per essere volano della auspicabile ripresa di un’intera economia provinciale: dall’edilizia può ripartire lo
sviluppo infrastrutturale, economico e sociale. I ritardi sulle grandi opere, l’estromissione dal
RecoveryPlan, il marasma e l’incertezza sul tanto atteso ecobonus 110% e la scarsa capacità politica e
amministrativa stanno facendo si che migliaia di lavoratori perdano anche la speranza sul proprio futuro
occupazionale, oltre a vivere la rassegnazione economica e la preoccupazione di un amarissimo
imminente Natale” ha continuato De Vardo.
“In questo preoccupante contesto domina incontrastato il lavoro nero che trova terreno fertile e, spesso,
assenza della necessaria attività di contrasto. Infatti, possiamo tranquillamente affermare che nella
provincia di Messina vi è un dato che va ben oltre il 70% tra lavoro nero ed elusione contrattuale. Noi,
come Uil, chiediamo che tutte le parti sociali, le Istituzioni e gli enti appaltanti siedano attorno ad un
tavolo per mettere in atto un piano di rilancio del settore edile mettendo in campo le risorse disponibili
per gli investimenti, risorse che ci sono e sono anche importanti, come, per esempio, i patti per il sud o il
tanto decantato masterplan, di cui ad oggi non v’è traccia concreta. Ecco perché sarà un Natale diverso
dagli altri, senza risorse per le famiglie dei lavoratori edili e con il rischio che si perda anche la speranza
per un futuro occupazionale. Siamo davanti al preoccupante inizio di una tragedia e di un tracollo
sociale. Noi, certamente, metteremo in campo ogni iniziativa ed ogni sforzo per evitarlo, ma è
indispensabile che la politica e le Istituzioni, ad ogni livello, si attivino definitivamente per salvare il
comparto dell’edilizia” ha concluso Pasquale De Vardo, segretario generale della Feneal Uil di Messina
e Palermo.
Pasquale De Vardo, segretario generale della Feneal Uil di Messina e Palermo sulla situazione attuale
